Battaglia di El Bruc

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Coordinate: 41°34′48″N 1°46′49″E / 41.58°N 1.780278°E41.58; 1.780278
Battaglia di El Bruc
parte Guerra d'indipendenza spagnola
Montserrat visto da El Bruc
Data6 e 14 giugno 1808
LuogoEl Bruc, nei pressi di Barcellona, Spagna
EsitoVittoria spagnola
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
3800-50002000
Perdite
6 giugno:
360 morti
800 feriti
60 prigionieri
1 cannone catturato
Totale: 1220
14 giugno:
83 morti
274 feriti
Totale: 357
Totale generale: 1577
6 giugno:
20 morti
80 feriti
Totale: 100
14 giugno:
15 morti
50 feriti
Totale: 65
Totale generale: 165
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Con battaglia di El Bruc ci si riferisce in effetti a due scontri, combattuti in successione tra le colonne francesi, guidate dal generale di brigata François de Schwarz e dal generale di divisione Joseph Chabran, ed un corpo di volontari e mercenari catalani, capitanati dal generale Antoni Franch i Estalella e da Joan de la Creu Baiget, nel corso della guerra d'indipendenza spagnola. Il risultato di questi scontri combattuti ad El Bruc, nei pressi di Barcellona, in Spagna, tra il 6 ed il 14 giugno 1808, fu una vittoria spagnola.[1] Gli spagnoli catturarono anche un'aquila imperiale francese, aggiungendo alla sconfitta un'umiliazione per l'esercito francese.[2]

6 giugno[modifica | modifica wikitesto]

Il distaccamento francese di 3800 soldati del generale di brigata François Xavier de Schwarz uscì da Barcellona il 4 giugno, avanzando in direzione di Saragozza-Lleida. Quel giorno un temporale rallentò sensibilmente la marcia, dando modo alle truppe spagnole, composte di milizie dei vicini villaggi, da volontari catalani e da soldati svizzeri e valloni della guarnigione di Barcellona (2000 uomini), di prepararsi all'azione. Gli spagnoli erano guidati dal generale Antoni Franch i Estalella, e si schierarono lungo il passo di El Bruc.

Il dispiegamento fu un successo,[1] ed i francesi del generale Schwarz furono ricacciati a Barcellona con la perdita di 360 morti, 800 feriti, 60 prigionieri ed un cannone. i partigiani catturarono anche un'aquila imperiale, umiliando così l'esercito francese.[2]

Esercito francese[modifica | modifica wikitesto]

Statua di Antoni Franch i Estalella presso piazza "Castells d'Igualada"
  • Colonna Schwartz - generale di brigata Francis Xavier Schwartz, comandante in capo
    • 1º reggimento napoletano di linea (2 battaglioni, 1940 uomini)
    • 2º reggimento svizzero di linea (3º battaglione, 580 uomini)
    • 2º reggimento della linea (3º battaglione, 610 uomini)
    • 1º reggimento di cacciatori napoletani (2 squadroni - 160 uomini)
    • 3º reggimento corazzieri (1 squadrone - 100 uomini)
    • 11ª compagnia di artiglieria italiana (1ª sezione - 2 cannoni)

Forze spagnole[modifica | modifica wikitesto]

  • Generale Antoni Franch i Estalella, comandante in capo
    • 260 regolari e milizie (capitano José Viñas)
    • 200 regolari e milizie (Francesc Riera Balaguer)

14 giugno[modifica | modifica wikitesto]

Una seconda sortita francese fu condotta il 14 giugno dal generale di divisione Joseph Chabran, il quale riuscì solo ad incendiare numerosi edifici di El Bruc dopo essere stato sconfitto e respinto dagli spagnoli di Joan Baiget. Il 15 giugno gli spagnoli attaccarono i francesi durante la faticosa ritirata verso Barcellona, causando a Chabran oltre 500 morti e feriti.[3]

Bruc. La leggenda.[modifica | modifica wikitesto]

C'e' una storia che riguarda un giovane del villaggio di Bruc, il quale, essendo troppo piccolo per poter partecipare alla battaglia e volendo comunque aiutare i suoi compaesani contro l'invasore francese, prese un tamburo e iniziò a percuoterlo vigorosamente. L'eco di quelle furiose percussioni moltiplicato dalle montagne, diede ai francesi l'impressione che ci fossero mille tamburi e quindi più soldati in arrivo. Per via di questo fatto, impauriti e sentendosi in minoranza, i francesi si diedero alla fuga. Il ritiro delle truppe francesi è ricordato dal monumento spagnolo di Bruc portante l'iscrizione: « Viajero, para aquí, que el francés también paró, el que por todo pasó no pudo pasar de aquí. » (Viaggiatore, fermati qui, che anche il francese si arrestò, colui che passò non poteva passare di qui.) La leggenda di Bruc nel 2010 è diventata un film, per la regia di Daniel Benmayor.

Esercito francese[modifica | modifica wikitesto]

  • Prima divisione - Generale di divisione Joseph Chabran, comandante in capo
    • Brigata: Generale di brigata Goulas
      • 7º reggimento di linea (2 battaglioni - 1785 uomini)
      • 16º reggimento di linea (3º battaglione - 789 uomini)
    • Brigata: Generale di brigata Nicolas
      • 2º reggimento di linea (3º battaglione - 610 uomini)
      • 37º reggimento di linea (3º battaglione - 789 uomini)
      • 56º reggimento di linea (4º battaglione - 833 uomini)
      • 93º reggimento di linea (3º battaglione - 792 uomini)

Forze spagnole[modifica | modifica wikitesto]

  • Comandante Joan Baget, comandante in capo
    • Quattro compagnie di volontari (soldati del reggimento dell'Estremadura)
    • Guardie vallone
    • Reggimento svizzero Wimpffen (300 uomini)
    • 300 milizie (Antoni Franch)
    • 100 milizie (capitano José Viñas)
    • Abitanti di Sallen (Vicar Ramón Mas - 60 uomini)
    • Partigiani (100 uomini)
    • 5 cannoni

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gates p. 59
  2. ^ a b Solís p. 167
  3. ^ Pigeard. Dictionnaire des batailles de Napoléon

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (CA) Finestres, Jordi e Moliner, Antoni. Timbals de guerra al Bruc. giugno, 2008.
  • Gates, David. The Spanish Ulcer: A History of the Peninsular War. Da Capo Press 2001. ISBN 0-306-81083-2
  • (EN) Oman, Charles, A History of the Peninsular War Volume I, La Vergne, Tenn., Kessinger Publishing, 2010, ISBN 1-4326-3682-0.
  • (FR) Pigeard, Alain. Dictionnaire des batailles de Napoléon. Tallandier, Parigi, 2004.
  • (ES) Rodríguez-Solís, Enrique. Los guerrilleros de 1808: Historia popular de la Guerra de la Independencia. Vol. I. Calle de Balmes 1895.

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